Sono in arrivo missive dell’Agenzia delle Entrate indirizzate ai contribuenti per i quali il Fisco abbia rilevato significativi scostamenti tra quanto inserito nella dichiarazione precompilata modificata e i modelli 730/2019 trasmessi dai CAF o intermediari abilitati. L’obiettivo di questi controlli preventivi, ai quali ha dato il via il provvedimento n. 207079/2019 allegato alla presente, è di dare modo ai contribuenti di correggere per tempo le proprie dichiarazioni. Ovviamente, sotto la lente ci sono le modifiche che comportano un’importante scostamento, in diminuzione, nella determinazione del reddito o dell’imposta. Le missive puntano a chiedere chiarimenti in merito a queste importanti incoerenze. Le missive si affiancheranno ai consueti controlli automatici effettuati sui contribuenti che riportano in dichiarazione una richiesta di rimborso superiore ai 4mila euro per i quali, in caso di accertamenti, l’erogazione del rimborso può anche slittare all’anno successivo.
Come correggere gli errori
In generale, in caso di errori, il Fisco ha dato la possibilità ai contribuenti di annullare il modello 730 già inviato e trasmetterne uno nuovo tramite l’apposita applicazione web, fino al 20 giugno. Da ora in poi sarà ancora possibile correggere la dichiarazione dei redditi inviata fino al 25 ottobre, presentando al CAF o al proprio intermediario un 730 integrativo. Il alternativa è possibile inviare, tramite l’apposita applicazione web, il modello Redditi correttivo entro il 30 settembre o il modello Redditi integrativo successivamente. In caso di ricevimento della missiva, il 730 risulterà nello stato di “Elaborato” e sarà possibile annullarlo per effettuare le dovute correzioni. In presenza di dichiarazione congiunta, l’operazione di annullamento deve essere richiesta dal dichiarante e non dall’altro coniuge.
Si allega il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate