I telefoni fissi e mobili, smartphone in primis, sono strumenti essenziali per il lavoro, per il loro acquisto e gestione sono infatti previste agevolazioni fiscali. Rispetto alla vecchia detrazione IVA al 50% introdotta dal DPR 633/72, oggi è previsto uno sgravio d’imposta legato all’utilizzo del telefono nell’ambito dell’attività dell’impresa, secondo il principio di inerenza.
La detrazione riguarda tanto l’acquisto dello smartphone quanto i costi di gestione: canoni di abbonamento; spese di impiego; spese di manutenzione; spese di riparazione.
Per utilizzo esclusivo è possibile detrarre il 100% dell’IVA. Per uso promiscuo è detraibile il 50% o, se si è in grado di dimostrarlo in caso di controlli del Fisco, una percentuale anche diversa in base all’effettivo utilizzo. In sostanza, la detraibilità IVA riguarda la sola parte di traffico telefonico legato al lavoro ed afferente all’esercizio d’impresa.
Per la telefonia fissa in linea generale si presume la completa e totale inerenza pertanto l’imposta sul valore aggiunto risulta detraibile al 100%, tuttavia è utile precisare che possono incorrere eventuali accertamenti fiscali volti a determinare se effettivamente il telefono fisso viene utilizzato per soli scopi professionali o anche privati. In quest’ultimo caso il Fisco sarebbe legittimato a richiedere il versamento del costo maggiore dedotto con applicazione di sanzioni ed interessi.
Ad essere interamente deducibili sono anche l’IVA pagata in bolletta e le spese di installazione, allaccio, impianto e manutenzione.
I costi e la detraibilità dell’IVA per le spese di telefonia sostenute dalle imprese di autotrasporto sono riconosciute nella misura del 100%, nel limite di un apparecchio per veicolo.
Fisso -uso esclusivo 100% Principio di inerenza
Fisso – uso promiscuo 50% Principio di inerenza
Mobile – uso esclusivo 100% Da dimostrare
Mobile – uso promiscuo 50% Principio di inerenza
Fisso/Mobile – promiscuo con riaddebito valore utilizzo 100%
Il costo deducibile ai fini IRES ed IRPEF è dell’80% sia in caso di telefonia fissa che di telefonia mobile per effetto della Legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296/2006) che ha innalzato la deducibilità dei costi sostenuti relativamente all’acquisizione, all’impiego e alla manutenzione dei telefoni mobili utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni dal 50% all’80% e ha ridotto quella per i telefoni fissi dal 100% all’80%.
Esempio pratico
Parlando in numeri, nel caso in cui si acquisti un telefono cellulare al prezzo di 100 euro più IVA al 22% (22 euro):
– il costo del telefono di 100 euro può essere portato in deduzione ai fini IRES;
– il costo di 22 euro può essere detratto in proporzione al reale utilizzo, principio di inerenza, e la rimanente parte si andrà a sommare al costo deducibile valido ai fini IRES.