La “fase 2” dell’emergenza coronavirus è scattata il 4 maggio con la riapertura di altre attività produttive e commerciali; a tal fine sono stati aggiornati i protocolli per la sicurezza nei luoghi di lavoro, in modo da contrastare la diffusione del contagio e non costituire rischi per i lavoratori, pena la sospensione delle attività. Il primo protocollo aggiornato, in data 24 aprile 2020, è quello originariamente siglato tra governo e parti sociali il 14 marzo: Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Il secondo protocollo contiene invece misure specifiche per la riapertura dei cantieri: Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri.

Per affrontare la ripresa delle attività per la Fase 2 sono state redatte Le linee Guida “riservate agli associati” con fac simili di modulistica e un file formato .xls per la verifica degli adempimenti previsti dalla normativa vigente, allegati alla presente, con le indicazioni specifiche per l’azienda (uffici, ordini professionali, studi, ect.) con una checklist dettagliata al Punto 7.1, anche in riferimento alla privacy.

All’interno del Vademecum è indicata la normativa di merito “linkata”, che rimanda ai testi ufficiali. Nella parte finale è segnalata la Tabella con le varie Ordinanze regionali e locali aggiornata al 30 Aprile 2020 con un link che rinvia al sito istituzionale delle Regioni e delle Provincie autonome dove sarà possibile verificare la pubblicazione quotidiana degli atti relativi al Covid-19.

Un Opuscolo redatto secondo le indicazioni del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Inail, ed Enti e Ministeri preposti, con l’ausilio del Comitato tecnico-scientifico del progetto dell’Esperto in Edificio Salubre, con le indicazioni riguardo ai ricambi d’aria, la ventilazione, pulizia, sanificazione, gestione degli ambienti, uso delle mascherine, guanti  ecc, smaltimento rifiuti,  per tutelare la salute e contenere il contagio. Sono riportate anche alcune raccomandazioni  per l’inquinamento indoor degli  ambienti domestici dove in questo tempo si svolgono contemporaneamente molteplici attività, compresa quella lavorativa.

NOVITÀ AMBIENTI DI LAVORO
Si segnalano le seguenti nuove indicazioni:
1) Previsione che la mancata attuazione del Protocollo, che non assicuri adeguati livelli di protezione, determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
2) Previsione che l’ ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi debba essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
3) Responsabilità di appaltatore e committente e collaborazione con l’autorità sanitaria in caso di lavoratori dipendenti da aziende terze che operano nello stesso sito produttivo (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o vigilanza) che risultassero positivi.
4) Previsione che l’azienda assicura pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
5) Previsione che nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti è necessaria una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
6) Previsione che nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti è necessaria una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
7) Previsione che i detergenti per le mani devono essere accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili.
8) Previsione che nella declinazione delle misure del Protocollo all’interno dei luoghi di lavoro sulla base del complesso dei rischi valutati e, a partire dalla mappatura delle diverse attività dell’azienda, si adotteranno i DPI idonei, e che per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, è obbligatorio l’utilizzo di una mascherina chirurgica.
9) Necessità del rispetto del distanziamento sociale, anche attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e degli spazi aziendali. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati ad esempio da uffici inutilizzati, sale riunioni, ecc.
10) Rafforzamento dei compiti del Medico competente.

Nella Fase2 continua ad essere valorizzato il lavoro a distanza, con il ricorso agli strumenti di smart working.

Qui un tutorial dell’Inail con utili indicazioni per la prevenzione del contagio da Covid-19 ed è diviso in tre parti: il primo video, di carattere generale introduce l’argomento dei dispositivi di protezione individuale; il secondo è relativo all’uso delle maschere facciali filtranti; il terzo illustra le modalità corrette di utilizzo dei guanti monouso

Si allega

Fase 2 Vademecum Covid Ambienti confinati

Checklist-Verifica-Adempimenti-Emergenza-COVID-19