L’Agenzia delle Entrate pubblica la guida 2022 al bonus mobili ed elettrodomestici con le novità della legge di bilancio
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione 2022 della guida al bonus mobili ed elettrodomestici aggiornata alle novità introdotte dalla legge di bilancio (legge n. 234/2021, art. 1, comma 37) che ha prorogato l’agevolazione per altri tre anni modificando, tuttavia, il tetto di spesa.
Il vademecum del fisco spazia anche sui quesiti più frequenti, i documenti da conservare, la normativa in materia e le istruzioni per la domanda, risultando un utile ausilio per richiedere l’agevolazione.
Cos’è il bonus mobili
Il bonus, ricordano le Entrate nel vademecum, consiste in una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Quando si può avere
Per avere l’agevolazione è, quindi, indispensabile, realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
La detrazione, specifica il fisco, spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
Come ottenere la detrazione
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Ad esempio, spiega l’Agenzia, “se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due”.
Si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.
Gli acquisti di alcuni elettrodomestici, rammentano le Entrate, vanno comunicati all’Enea, sul cui sito ufficiale (alla pagina dedicata al “Bonus casa”) si trovano tutte le informazioni sull’invio della comunicazione. Ad ogni modo, la mancata o tardiva trasmissione non implica, la perdita del diritto alle detrazioni.
L’importo detraibile
La manovra ha prorogato l’agevolazione per altri tre anni modificando il tetto di spesa. La detrazione spetterà al 50% su una spesa massima di 10mila euro per l’anno 2022 e di 5mila euro per gli anni 2023 e 2024. Il limite precedente era pari a 16mila euro. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.