Le recenti misure di incentivi fiscali per interventi di recupero edilizio hanno comportato un’intensificazione dell’attività nel settore edile che ha imposto un incremento dei controlli finalizzati a verificare il rispetto degli adempimenti in materia di tutela della salute e della sicurezza, così l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha confermato una nuova raffica di controlli che coinvolgeranno chi ha usufruito del superbonus e – in generale – dei bonus edilizi approvati dal Governo.
Come confermato dalla nota prot. 1231 del 23 febbraio 2022, il testo “110 in sicurezza – Vigilanza straordinaria edilizia e contrasto al sommerso”, l’NIL ha disposto che: in continuità con la campagna straordinaria di vigilanza in edilizia avviata nel 2021, le autorità continueranno a portare avanti gli accertamenti nel settore edile, con le medesime modalità e finalità di controllo e prevenzione.
In particolare, i controlli in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro, riguarderanno:
- i numerosi cantieri edili che beneficiano di risorse finanziarie pubbliche dedicate al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti;
- più in generale sugli interventi di ristrutturazione edilizia.
Gli obiettivi verranno selezionati – oltre che sulla base di fondate segnalazioni/richieste d’intervento – anche attraverso un’accurata attività di intelligence basata sulle informazioni ricavabili dalle notifiche preliminari e dalle sinergie in essere con le Casse Edili.
Come avverranno i controlli e quando scatta la multa
I controlli verranno svolti per tutto l’anno 2022, con attività di vigilanza che vedranno la partecipazione del personale militare dei Gruppi Carabinieri per la Tutela del lavoro e dei NIL. In caso di obiettivi di maggiore dimensione o che presentino problematiche ulteriori, alle verifiche potranno prendere parte anche i Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri. Dopo l’emergenza Covid, particolare attenzione verrà posta nel riscontro di eventuali irregolarità in materia di salute e sicurezza, che sono anche quelle maggiormente riscontrate dal personale ispettivo INL, soprattutto per quanto riguarda:
- la mancata formazione e l’addestramento;
- l’assenza di una elaborazione del DVR e del POS;
- la mancata protezione da caduta nel vuoto.
Per questo motivo l’Ispettorato nella sua nota ha raccomandato di rivolgere particolare attenzione a tali aspetti nel corso delle verifiche.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate
I controlli dell’Ispettorato del Lavoro si andranno ad aggiungere a quelli già iniziati dalla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate, che può disporre provvedimenti nei confronti dei fornitori e dei soggetti cessionari, i quali a loro volta rispondono solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto. Nello specifico, L’Agenzia, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo, procede, in base a criteri selettivi e tenendo anche conto della capacità operativa degli uffici, alla verifica documentale della sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. Qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Amministrazione finanziaria provvede al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante nei confronti del soggetto che ha esercitato l’opzione, maggiorato degli interessi.
SI ALLEGA L’OPUSCOLO