La Suprema Corte di Cassazione Penale, Sez. III, 17/11/2022, n. 43607 ha chiarito che, “(…) il pericolo concreto ed attuale, posto a base del sequestro preventivo di un manufatto abusivo, di prosecuzione del reato edilizio e di aggravamento delle sue conseguenze, nonché di commissione di ulteriori violazioni della legge penale, non viene meno per l’intervento dell’ordine di sospensione dei lavori impartito dalla pubblica amministrazione; tale provvedimento, infatti, non costituisce atto inidoneo a far cessare le esigenze cui è finalizzata la cautela reale” infatti, la prosecuzione dell’azione illecita e l’aggravamento delle relative conseguenze sull’ambiente e il territorio sono risolutivamente fermate dal provvedimento cautelare.
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