La legge di bilancio n. 213/2023 per l’anno 2024 ha modificato l’articolo 25 del decreto legge n. 78/2010, innalzando all’11% la ritenuta che le banche e le poste applicano a titolo di acconto sull’imposta dovuta dai beneficiari e con obbligo di rivalsa, nel momento in cui avviene l’accredito dei pagamenti che si riferiscono ai bonifici che i contribuenti dispongono per beneficiare degli oneri deducibili o in relazione ai quali viene riconosciuta la detrazione di imposta, compresa quella per i bonus edilizi.
Non è la prima volta che la ritenuta sul bonifico parlante subisce modifiche.
Il decreto legge n. 78/2010, che l’aveva istituita l’aveva fissata al 10%. Il decreto legge n. 98/2011 l’aveva abbassata al 4%. La legge n. 190/2014 l’aveva portata all’8%, la legge di bilancio per l’anno 2024 infine ha innalzato di ben tre punti la percentuale della detrazione portandola all11%.
Brutte notizie insomma per i contribuenti, anche perché l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 17/E del 2023 aveva precisato che: “La non completa compilazione del bonifico bancario/postale, che pregiudichi in maniera definitiva il rispetto da parte delle banche e di Poste Italiane S.p.A. dell’obbligo di operare la ritenuta disposta dall’art. 25 del decreto legge n. 78 del 2010, non consente il riconoscimento della detrazione, salva l’ipotesi della ripetizione del pagamento mediante bonifico in modo corretto”.