Con la sentenza n. 230/2021 il Consiglio di Stato si è occupato della “tolleranza di cantiere” in merito alle difformità volumetriche e alla corretta applicazione dell’art. 34-bis (tolleranze costruttive) del dpr 380/2001. L’art. 34-bis è stato introdotto dalla legge “Semplificazioni” insieme ad altre modifiche operate al Testo Unico dell’Edilizia. L’art. 34-bis, al comma 1 (con esclusione degli immobili sottoposti a vincolo storico e a condizione che non comportino violazione della disciplina urbanistica ed edilizia e non pregiudichino l’agibilità dell’immobile) recita che:
il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro para-metro delle singole unità immobiliari non costituisce violazione edilizia se contenuto entro il limite del 2 % delle misure previste nel titolo abilitativo.
Secondo il Consiglio di Stato questa percentuale va calcolata esclusivamente in relazione alla porzione d’immobile ben individuata ed oggetto dei lavori.